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Bonus edilizi: stop a cessione del credito e sconto in fattura

In seguito all’approvazione giovedì 16 febbraio del D.L. 11/2023 non è più possibile cedere i crediti derivanti dai bonus edilizi né applicare lo sconto in fattura.

A detta del Governo nazionale, la misura –drastica ed inattesa- ha l’intento di salvaguardare i conti pubblici e eliminare le iniziative fraudolente legate ai bonus edilizi, ma ovviamente ricade pesantemente sulle prospettive future di tutto il settore.

Il blocco non si applica ai lavori in essere, ovvero dove sia già stata presentata la CILA o l’istanza per l’acquisizione del titolo abitativo.

Inoltre, con l’obiettivo sbloccare i moltissimi crediti attualmente bloccati, il Decreto prevede l’esclusione della responsabilità solidale dei cessionari dei bonus edilizi, quando il cessionario o il fornitore che ha applicato lo sconto possono dimostrare di aver acquisito il credito d’imposta ed aver agito con diligenza, anche con il supporto di specifica documentazione.

CNA, come tutte le altre associazioni economiche, ritiene l’intervento del Governo precipitoso ed esageratamente radicale. La ricaduta negativa su tutto il comparto è evidente, in particolare sulle molte imprese che hanno sempre utilizzato correttamente il meccanismo dei bonus, districandosi con fatica in una giungla burocratica complessa ed in continua mutazione.

L’incontro convocato per lunedì pomeriggio a Roma con il ministro Giorgetti dovrà chiarire le ragioni e la posizione del Governo, ma l’auspicio è che possa anche essere preparatorio di ulteriori interventi normativi che possano calmierare l’impatto devastante del provvedimento attuale, adottato senza alcun confronto con il mondo economico.