La presidenza CNA a Bruxelles a confronto con gli Europarlamentari
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La Presidenza Nazionale CNA si è riunita a Bruxelles per portare a livello europeo le priorità e le aspettative degli artigiani e delle piccole imprese italiane. Al Parlamento europeo si è svolto un incontro di confronto con gli Europarlamentari italiani compreso l'altoatesino Herbert Dorfmann.
In apertura dei lavori, Dario Costantini, presidente nazionale CNA, ha accolto gli Europarlamentari ringraziandoli per la loro attenzione verso le richieste che come CNA portiamo trasversalmente su dossier orizzontali e settoriali europei, dove la dimensione della Micro-Piccola e media impresa rischia di essere penalizzata. “Energia, transizione verde e lavoro – ha ribadito Costantini – rappresentano i temi di maggiore preoccupazione per le nostre imprese associate che, in questo momento, stanno affrontando anche una mancanza di manodopera qualificata”. Prima dell’avvio della tavola rotonda, il presidente Costantini, esprimendo solidarietà ai cittadini e agli imprenditori che sono stati colpiti dall’alluvione in Emilia-Romagna, ha sostenuto la necessità di un’interlocuzione nuova e più responsabile che possa portare ad una migliore gestione delle emergenze. Otello Gregorini, segretario generale CNA, ha poi preso la parola sottolineando come “c’è un differenziale tra che cosa si dice e cosa si fa per le PMI” e come “occorra una forte integrazione tra le scelte europee e la realtà delle Micro-PMI”. Moderando il dibattito con gli Eurodeputati italiani, Elisa Vitella, responsabile dell’ufficio di CNA Bruxelles ha ricordato che “Come CNA vediamo nella transizione sostenibile un’opportunità per le nostre imprese, ma le tempistiche e gli obiettivi stringenti proposti dalla commissione rischiano solo di danneggiare l’operatività e la competitività delle Micro PMI. Sarà necessario un impegno comune a livello europeo affinché la transizione sia un reale percorso accompagnato da risorse e da strumenti dedicati anche alla formazione ”. Diversi sono stati i temi affrontati: dalla necessità di rivedere le valutazioni d’impatto su cui si basano le attuali proposte legislative alla luce del diverso contesto in cui le operano oggi le imprese all’importanza della formazione e delle competenze per costruire una cultura imprenditoriale che sappia evolversi alla luce delle transizioni attuali e delle nuove tipologie professionali per le PMI, dall’esistenza di un sistema a due velocità che rischia di generare una concorrenza sleale nel mercato interno alla necessità di un aggiornamento della strategia per le PMI.Per portare anche la testimonianza dell’impegno del Governo a Bruxelles, il rappresentante Permanente Aggiunto presso l’Ue, l’Ambasciatore Stefano Verrecchia è intervenuto ricordando che “è necessario un lavoro di squadra tra Consiglio e Parlamento per mettere a sistema gli interessi dell’Italia e delle imprese italiane” e, in questo senso, il dialogo continuo con le associazioni di categoria rappresenta un elemento fondamentale.